Lo stile industriale nasce a New York negli anni Cinquanta, un modo nuovo di concepire una casa, da allora vecchi depositi sono stati recuperati ed utilizzati come abitazioni. Per ricreare questo stile nel proprio appartamento e non incorrere in errori basta seguire alcuni accorgimenti. Il rischio infatti è quello di far risultare l’ambiente un po’ freddo se si esagera.
L’importante è seguire delle regole fondamentali, eccone alcune:
– lavorare a contrasto;
– mostrare travi, tubi e mattoni;
– personalizzare gli arredi creando mix di materiali (legno e metallo);
– scegliere un’illuminazione adeguata.
Nello stile industriale la luce è molto importante perché riesce ad alleggerire l’atmosfera, dato che i mobili in metallo risultano visivamente molto pesanti.
Se non abbiamo l’opportunità di vivere in una fabbrica abbandonata, possiamo trovare altri modi per raggiungere l’illuminazione dei nostri sogni. Meglio cercare allora lampade che portano la luce diretta nella stanza e mantengono lo spirito dei loft newyorkesi.
La lampada a sospensione più usata è qualla col paralume in metallo laccato e lampadina a incandescenza.
Non meno affascinanti, poi, i lampadari industriali in acciaio cromato o alluminio satinato: l’ideale in una sala da pranzo oppure in salotto. Aggiungendo una lampada da terra, l’insieme sarà perfetto.
I lampadari industriali sono prodotti di illuminazione ottimali anche per una cucina di gusto contemporaneo: collocatene vari in fila sopra un tavolo in legno grezzo o una penisola del piano cucina con sgabelli, per ottenere un risultato di grande impatto visivo.
Come le fabbriche fine del XIX secolo coesistono con i palazzi barocchi, lo stile industriale coesiste con qualsiasi altra decorazione, e questo è appunto uno dei suoi principali vantaggi.